la collana
i libri
gli autori
il traduttore
per acquistare
commenti dei lettori
contatti
siti amici

Febbraio 2023 (2ª edizione) Aprile 2022 (2ª edizione)
PARTIRÀ, LA NAVE PARTIRÀ... E ADESSO MIO FRATELLO TI AMMAZZERÀ!
 
Dicembre 2021   Gennaio 2021    
   

LA MIA PATRIA

  PARTIRA', LA NAVE PARTIRA'...   "FINALMENTE SALVO!.."
 
         
   

PISTE DI LACRIME

  1951 RESOCONTO DA PARIGI   SONO STATO L'ASSISTENTE DEL DOTTOR MENGELE
         

Nel presentare il catalogo delle pubblicazioni, occorre fare ricorso alla descrizione data nella collana “Slavica”, fino all’esaurimento della loro tiratura, quando, per le eventuali riedizioni, sarà ovviamente approntata una nuova veste editoriale. Come è accaduto per l’opera con la quale si è inaugurata la collana MEMENTO.

 
   
PISTE DI LACRIME   NELL'INFERNO SOVIETICO   SONO STATO L'ASSISTENTE DEL DOTTOR MENGELE
         
         
     
LE LETTERE DA AUSCHWITZ DI JANUSZ POGONOWSKI   "...E ADESSO MIO FRATELLO T'AMMAZZERA'!"    
 

prossime pubblicazioni
     
   

1) Antologia della letteratura popolare macedone
Vol. I Prosa. Favole, miti, leggende, detti e proverbi
(a cura di Augusto FONSECA
)

 

   

2) Nel paese degli erre-ci di Julij Borissovič MARGOLIN

Opera principale di Margolin, scrittore e filosofo ebreo-russo, composta dal dicembre 1946 all’ottobre 1947. E’ stata pubblicata, mai integralmente, nell’originale russo (New York 1952), nella traduzione francese (Parigi 1949) e in quella tedesca (Monaco di Baviera 1965); non è stata pubblicata in inglese, sebbene ne sia stata fatta a suo tempo (1953) una traduzione e mai pubblicata in ebraico, nonostante una sua traduzione sia pronta sin dal 1978.  Se nel “Libro nero del comunismo” (Editions Robert Laffont, Parigi 1997) si trova una significativa citazione dal libro di Margolin, invano se ne può cercare il solo nome nella recente pubblicazione di Anne Applebaum (trad.it: “GULAG storia dei campi di concentramento sovietici”, Mondadori, Milano 2004). Scrive l’Autore nella postfazione al libro: “Quello che io ho sofferto in Unione Sovietica è un incubo orribile. Mio preciso obbligo, e prima cosa da fare al ritorno in Europa, era di riferire quel passato e trasmettere le grida di aiuto di persone tagliate fuori dal mondo. E invece proprio qui tra le persone libere dell’Occidente, ho percepito la profondità della sventura di chi è rimasto tra i reclusi. Nel lasciarmi dietro il filo spinato dei Gulag, sono finito contro un muro di pietra, fatto di meschinità e tradimenti”.

 

   

3) Miti e leggende della Bulgaria di Ivan DžURENOV