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biografia

Sono nato a Taviano (Lecce), il 22 gennaio 1943. Dopo le scuole elementari, ho frequentato a Gallipoli la scuola media e il ginnasio-liceo "Quinto Ennio", dove nel 1963 ho conseguito la maturità classica.

Una buona conoscenza del francese è stato il risultato dello studio scolastico, mentre alla conoscenza di base del russo sono pervenuto in seguito alla frequenza di un corso accelerato, durante le vacanze estive a Genova nel 1959; studio che poi ho continuato senza interruzione, da autodidatta. L'importanza della conoscenza di queste due lingue dovette rivelarsi nella forma più gratificante per me nell'autunno del 1963, quando, a riconoscimento dell'eccellente risultato ottenuto all'esame di maturità, i miei fratelli mi resero possibile la partecipazione ad una straordinaria gita scolastica di due settimane in Ungheria e in Unione Sovietica. In quella circostanza, in assenza di esperti ufficiali, mi rivelai subito l'interprete del gruppo, con il francese a Budapest e con… il "mio" russo a Kiev e Mosca! Durante gli studi universitari a Genova (1964-69) ho acquisito una buona conoscenza dello spagnolo e, un poco meno bene, del tedesco, in seguito alla frequenza di rispettivi corsi biennali.

Nel luglio del 1969 ho conseguito la laurea in lettere, discutendo la tesi: "Apollonia Pontica (oggi Sozopol, in Bulgaria): per una storia della colonia greca e romana". La bibliografia specialistica disponibile per la preparazione di questo lavoro era in francese, in tedesco, in russo, ma soprattutto in bulgaro; lingua che per l'occasione ho appreso, ancora una volta da autodidatta, ad un sufficiente livello d'uso.

Durante l'estate 1969, in Bulgaria, ho frequentato un corso di lingua bulgara, ospite dell'Università di Sofia. Sempre all'Università di Genova, intanto, sono passato al secondo anno del corso di laurea in lingua e letteratura russa (frequenza poi interrotta al terzo anno).

Nei primi sei mesi del 1970 con borsa di studio governativa ho soggiornato di nuovo in Bulgaria allo scopo di approfondire e sviluppare alcuni aspetti della storia antica di Sozopol
L'autunno successivo, ospite dell'Accademia Polacca delle Scienze, avevo appena iniziato delle ricerche sugli eretici italiani rifugiati in Polonia, quando l'improvvisa comunicazione che le autorità sovietiche avevano accettato la mia candidatura a lettore di lingua italiana all'Università di Leningrado (oggi San Pietroburgo) mi fa interrompere il soggiorno e lasciare quel Paese (ma fino al giorno d'oggi intrattengo regolari rapporti sia di carattere linguistico - il polacco in famiglia è lingua di comunicazione quotidiana con mia moglie, polacca, e nostra figlia - sia con i Polacchi e la Polonia, che nei passati trent'anni ho avuto modo di conoscere abbastanza bene, avendovi trascorso all'incirca un mese all'anno).

Svolgendo il ruolo di lettore italiano all'Università di Leningrado nel corso del biennio 1971-73, ho avuto la possibilità non solo di migliorare la conoscenza della lingua russa, di conoscere diverse usanze, credenze e gusti della gente sovietica, di creare rapporti di amicizia in diversi ambiti (alcuni dei quali continuano ancora oggi), ma anche di effettuare numerose escursioni turistico-culturali in quell'enorme territorio che era l'Unione Sovietica. Oltre alla capitale dell'Urss, Mosca, ho visitato Tallin, Riga, Vilnius, Pskov, Novgorod, Odessa, Tbilisi, Jèrevan, Bakú, Buharà, Samarcanda, Taškènt, Irkútsk e il Lago Bajkal.

Con l'anno accademico 1973-74 sono passato a svolgere il ruolo di lettore d'italiano in Jugoslavia, all'Università "Kiril i Metodij" di Skopje (oggi Università "Santi Cirillo e Metodio" Skopje. Repubblica di Macedonia), soggiornandovi ininterrottamente per 19 anni. Nel nuovo ambiente ben presto ho trovato condizioni sociali, culturali ed umane che mi hanno consentito di creare e sviluppare rapporti ed iniziative in grado di stabilire un'intensa, fruttuosa e gratificante attività non solo sul piano pedagogico-didattico, ma anche nel campo della divulgazione della lingua, letteratura e civiltà italiana in tutto il Paese. D'altra parte, la conoscenza e il perfezionamento sul campo della lingua macedone mi hanno agevolato l'operatività culturale, in particolare nell'ambito della traduzione dal macedone, grazie alla quale ho instaurato rapporti di collaborazione con case editrici, riviste, case cinematografiche, enti turistico-culturali, istituzioni accademiche e governative. In occasione dei festeggiamenti per il trentennale del lettorato di lingua italiana in Macedonia (cerimonia consegna targa d'oro - spettacolo il vino e la poesia - simposio studentesco) nel 1990, l'Università "Kiril i Metodij" mi ha tributato il piú alto riconoscimento previsto per singole personalità e istituzioni, la Targa d'Oro di Benemerenza.

Nel corso della mia ventennale permanenza in Macedonia ho avuto innumerevoli occasioni per viaggiare all'interno della Federazione Jugoslava per i più disparati motivi da nord a sud da est a ovest, potendo in tal modo conoscere ambienti naturali, città, paesi, villaggi, popolazioni, lingue (ho imparato, nel frattempo, il serbocroato), usi e costumi, mestieri e credenze che hanno avuto una influenza determinante nella maturazione del mio rapporto di profondo affetto e stima. Ma sopra ogni cosa mi ha conquistato la disposizione amichevole, concreta e immediata di tutte le popolazioni in tutte le regioni e nei Paesi conosciuti; in una parola, mi ha conquistato tutto il mondo slavo, che alla fine sono giunto a percepire come mia autentica seconda patria. Questo straordinario punto d'arrivo è stato anche favorito dal fatto che durante l'intero ventennio di attività culturale in Macedonia ho effettuato, principalmente per motivi di famiglia, un paio di viaggi ogni anno sia in Italia sia in Polonia, avendo l'ulteriore possibilità di conoscere e subire il fascino paesaggistico, urbanistico, architettonico, culturale dei territori attraversati. Il mio rapporto con quella realtà è anche rappresentato da una delle iniziative realizzate qualche mese prima della mia partenza definitiva da quel Paese (partenza imprevista, improvvisa e, soprattutto, non voluta): l'associazione "Amici dell'Italia in Macedonia", fondata nel maggio 1992.
Dal settembre 1992 all'agosto 1998 ho svolto attività pedagogico-didattica presso l'Istituto Statale d'Arte "Enrico Giannelli" di Parabita, quale titolare della cattedra di materie letterarie. Durante quel periodo ho stimolato, non solo in quell'istituto scolastico, svariate iniziative, in gran parte legate alla tragedia degli Jugoslavi, tutte finalizzate ad una possibile educazione alla pace e raccolte nel volume "Jugoslavia, Jugoslavia!. Testimoninze di un impegno".

Nel 1998, insieme con alcuni amici, ho dato vita al sodalizio culturale Centro Studi e Ricerche Territoriali "Valle di Ottaviano" comprendente i seguenti comuni nella e intorno alla Valle di Taviano: Taviano, Melissano, Racale e Alliste; quindi, Alezio, Tuglie, Parabita, Matino, Casarano e Ugento. Le diverse iniziative realizzate, atte a rimarcare la presenza di insospettate ricchezze culturali nel territorio, sono state sempre accompagnate dalla pubblicazione di opportuni opuscoli illustrativi.

Dal 1998 mi occupo quasi esclusivamente di traduzioni letterarie da lingue slave, che ben presto sono confluite, presso la Zane editrice di Melendugno (Lecce), nella collana “SLAVICA”, da me appositamente fondata e diretta. Dal 2012 questa, rinominata “MEMENTO” e sempre da me diretta, continua sostanzialmente la medesima attività presso l’editrice Deltaedit di Arnesano (Lecce).

Nell'ottobre 2009 l'Università "Santi Cirillo e Metodio" di Skopje (Repubblica di Macedonia), su proposta della Facoltà di Filologia "Blaže Koneski", mi ha conferito il titolo "Doctor honoris causa" (guarda il filmato) in scienze filologiche.

opere e testi

poesia
raccolte singole

1) Fanciulli volanti senz’ali, 1990

Dai lunghi soggiorni e dalle esperienze dell’autore nei paesi dell’est europeo nasce questa silloge cosí ricca di richiami suggestivi. Sono i luoghi e i paesi – quelli che Fonseca ci descrive – nei quali ha vissuto e che ha profondamente amato, di cui carezza il ricordo cercando di cogliere l’immagine oscillante nei sogni. E nel fissare, con una tipica sensibilità narrativa, insolite “note di viaggio”, il poeta rievoca la bellezza di quei paesaggi, rivive l’emozione lirica ridestatagli da una natura pura, rendendone i fremiti e il tenero calore, “racconta” i suoi segreti colloqui con il mondo che contempla. […]. In tutta la silloge ritroviamo l’infinito amore dell’autore per l’Universo, il sentimento di pietas per l’umanità tutta, ma anche la profonda fiducia che egli nutre nella capacità che ha l’uomo, nobilitato da una carica ideale, di riscattarsi. […]. Sempre alla ricerca di un modo di espressione intenso e pregnante, il poeta conserva ed accresce nelle sue opere “visive” un potere altissimo di evocazione.

2) Aperta la parentesi, 1989

3) Odore di terra, 1974

È la prima raccolta di poesie in un volume, che l’autore ha realizzato a spese proprie. Vi sono compresi due cicli di 14 liriche ciascuno e intitolati rispettivamente Odore di terra (che è anche il titolo del libro) e All’ombra di me stesso. “L’elaborazione dei suoi componimenti poetici scaturisce palesemente da complesse matrici estetiche e culturali, dalle quali ripropone in una forma sostanzialmente originale, con accenti chiaramente simbolistici, il parallelo tra natura e condizione umana, tra condizione umana e concezione esistenziale; la quale può trascendere talora l’ineluttabilità del futuro, malgrado la consapevolezza del proprio destino. In un’estetica solare, per la trasparenza delle immagini, attraverso la mediazione del sentimento” (Corrado Palmisciano).

poesia
versi pubblicati in antologie

1997 Agli amici Jugoslavi: Lamento dell’esule, in V.Camerino (a cura di) Il cinema dei Balcani. Grecia, Albania, ex Jugoslavia, Lecce 1997, p. 90. In precedenza, in A.Fonseca, “Jugoslavia, Jugoslavia!”. Testimonianze di un impegno, Parabita 1996, p.167

varia

1) Don Luigi Antonazzo. Parroco: 1952-1998, (insieme con Don Albino De Marco), Grafema, Taviano 2002. Pp. 127, 30 ill. colore e b/n; s.i.p.

2) Archivio Fotografico del Convento, (insieme con Don Albino De Marco), Grafema, Taviano 2002. Pp. 64, 52 ill. b/n; s.i.p.

3) “Jugoslavia, Jugoslavia!” Testimonianze di un impegno, Parabita (Lecce) 1996. Pp 190, 50 ill. colore e b/n; s.i.p.

ricerche

1) Il genere grammaticale di AIDS, in “Lingua nostra”, Ed. Le lettere, Firenze giu-set 1995, LVI, 2-3, pp. 51/54

2) Trascrizione in lingua italiana di parole appartenenti alle lingue slave che usano l’alfabeto cirillico, in “Rassegna Italiana di Linguistica Applicata”, Bulzoni editore, Roma,. XXIII, n.2, maggio-agosto 1991, pp.91/113

3) Andiamo in Italia! Manuale pratico di lingua italiana per studenti macedoni, Skopje 1986, II edizione

4) Dei versi 1-18 della XXXII elegia del secondo libro di Properzio, in “Živa àntika [Antichità vivente]”, Skopje 1982. XXXII, n. 1, pp. 83/86

5) A proposito della data di fondazione di Apollonia Pontica (Sozopol, Bulgaria), in “Živa àntika [Antichità vivente]”, Skopje 1974. XXIV, n. 1-2, pp. 263/265

articoli di vario genere

1993 Un monito inascoltato. Primo Levi “È accaduto, quindi potrebbe accadere di nuovo...”, in “Il leccio”, Lecce 1993, N.5/6, pp.25/29

1994 Presentazione dei finalisti al concorso “l’uomo e il mare”di poesia in vernacolo salentino

1996 Concorso nazionale di poesia Gallipoli. Presentazione delle opere finaliste, sezione libri di poesia, alla cerimonia di premiazione

1997 Ex Jugoslavia: che fare? in Il cinema dei Balcani. Grecia, Albania, ex Jugoslavia, a cura di Vincenzo Camerino, Lecce 1997, pp.16/20

1998 Attualità di alcuni messaggi leopardiani, nella ricorrenza del 200° anniversario della nascita di Giacomo Leopardi, Gallipoli, 3 dicembre 1998, Biblioteca Comunale

traduzioni

dal russo

1) Julij Borissovic Margolin, Lager nazisti e Gulag sovietici: un possibile (e necessario) confronto, in www.lsdmagazine.com ( I. 6.03.2010, II. 13.03.2010, III. 21.03.2010, IV: 11.04.2010)

dal polacco

1) Irena Moczulska, Nell’inferno sovietico. Sulle orme di deportati in Siberia, Melendugno (Le) 2008

2) I. Franciszek Piper (a cura di), Le lettere da Auschwitz di Janusz Pogonowski, Zane Editrice, Melendugno (Lecce) 2008, coedizione con Frap-Books, Oświęcim (Polonia)

II. Franciszek Piper (a cura di), Le lettere da Auschwitz di Janusz Pogonowski,Frap-Books, Oświęcim (Polonia), 2004

3) I. Miklós Nyiszli, Sono stato l’assistente del dottor Mengele, Deltaedit, Arnesano (Lecce) 2012, III edizione

II. Miklós Nyiszli, Sono stato l’assistente del dottor Mengele, Zane Editrice, Melendugno (Lecce) 2008, II edizione

III. Miklós Nyiszli, Sono stato l’assistente del dottor Mengele, Zane Editrice, Melendugno (Lecce) 2005, I edizione

IV. Miklós Nyiszli, Sono stato l’assistente del dottor Mengele, Frap-Books, Oświęcim (Polonia), 2005

4) Tadeusz Olszański, “…e adesso mio fratello t’ammazzerà!” Reportage e riflessioni sulla guerra in Jugoslavia: 1990-1994 [Mój brat cię zabije!], Melendugno (Lecce) 2003

dal serbocroato

1) David Albahari, Il buio [Mrak], romanzo, Nardò 2003

dal bulgaro

1) Anton Dončev, Lo strano cavaliere del libro sacro [Strannijat ritsar na sveštenata kniga], romanzo, Nardò 2001

dal macedone

1) Boris Višinski, Cieli remoti [Dalečni bregovi], racconti brevi, Mazara del Vallo (Trapani), 1982

2) Boris Višinski (a cura di), Verbum solare [Sončevo slovo], poesia, Skopje 1980

3) Joso T.Boškovski, Večna reka [Il fiume eterno], poesia. Edizione con testo a fronte, Skopje 1980

4) Boris Višinski (a cura di), Gloria a San Cirillo [Слава на Свети Кирил - Slava na Sveti Kiril], Ed. Rivista Macedone, Skopje 1978

5) Boris Višinski (a cura di), Gloria a San Cirillo [Слава на Свети Кирил - Slava na Sveti Kiril], Ed. Rivista Macedone, Skopje 1977

6) Boris Višinski (a cura di), Gloria a San Cirillo [Слава на Свети Кирил - Slava na Sveti Kiril], Ed. Rivista Macedone, Skopje 1976

7) Boris Višinski (a cura di), Gloria a San Cirillo [Слава на Свети Кирил - Slava na Sveti Kiril], Ed. Rivista Macedone, Skopje 1975

La traduzione letteraria, nell’arco della mia ventennale attività in Macedonia ha coinvolto numerosi studenti, alla cui preparazione e incoraggiamento ha contribuito anche la possibilità di pubblicare testi sulla rivista macedone “Kulturen żivot [Vita culturale]” di Skopje.

in macedone

1) Антонио Грамши [Antonio Gramsci], Одбрани текстови [Òdbrani tékstovi - scritti scelti], (trad. con Slavko Màngovski e Šerefèdin Mustafà), Editori Macedoni Riuniti, Skopje 1978

2) Антонио Грамши [Antonio Gramsci], Писма од затвор [Pisma od zatvor – Lettere dal carcere], in “Studentski zbor [La parola dello studente]”, (trad. con Viktorija Stòleva, Lenče Čačkírova e Slavko Màngovski), Skopje 1977

3) Kaрло Голдони [Carlo Goldoni], Рибарски караници [Ríbarski karànitsi – Le baruffe chiozzotte], (trad. con Šerefèdin Mustafà), Ed. Dramski teatar [Teatro d’Arte Drammatica], Skopje 1979

4) Нат Скамака [Nat Scamacca],Три песни [Tri pesni – Tre poesie], in “Kulturen život [Vita culturale]”, Skopje 1980. N. 2/3, p.51

5) Рoландо Черта [Rolando Certa], Не е славољyбје [Ne e slavoljubje – Non è vanagloria], in “Kulturen život [Vita culturale]”, traduzione con Julijana Sinadínovska), Skopje 1987. N. 5/6, p.48

6) Ųакомo Леопарди [Giacomo Leopardi], И мило ми во таквото море да тонам [I milo mi vo tàkvoto more da tonam – E il naufragar m’è dolce in questo mare], in “Kulturen život [Vita culturale]”,scelta e traduzione con Julijana Sinadínovska, Skopje 1988. N. 1/2, pp.35/42

7) Слатко, добро вино; Сaканата пролет дојде; Слатка љубoв! [Slatko, dobro vino; Sakànata prolet dojde; Slatka ljubov – Vinu8m bonum et suave; Ver redit optatum; Dulcis amor!], in “Kulturen život [Vita culturale]”, traduzione con il gruppo traduttori, Skopje 1988. N. 7/8, p.33

8) ЕдуардодеФилипо[Eduardo De Filippo], Животот е како една салата [Žívotot e kako edna salàta], in “Kulturen život [Vita culturale]”, scelta, nota introduttiva e traduzione con Julijana Sinadínovska, Skopje 1988. N.9/10, p.31/34

9) Гаетано Салвети [Gaetano Salveti], Три песни [Tri pesni – Tre poesie], in “Kulturen život [Vita culturale]”, traduzione con Maria Míševa e Susanna Míovska, Skopje 1989. N.3/4, p.32

10) Матилде Контино [Matilde Contino], Четири песни [Čètiri pesni – Quattro poesie], in “Kulturen život [Vita culturale]”, traduzione con Julijana Sinadínovska, Skopje 1989. N. 5/6, pp.34

11) Кармело Пирера [Carmelo Pirera], Две песни [Dve pesni – Due liriche], in “Kulturen život [Vita culturale]”, traduzione con Julijana Sinadínovska, Skopje 1989. N. 7/8, p. 4

12) Стефано Бурби [Stefano Burbi], Шеcт песни [Šest pesni – Sei poesie], in “Kulturen život [Vita culturale]”, traduzione con Julijana Sinadínovska, Skopje 1990. N. 1/2, p. 4

13) Лучо Ѕина[Lucio Zinna], Две песни [Dve pesni – Due poesie], in “Kulturen život [Vita culturale]”, traduzione con Julijana Sinadínovska, Skopje 1990. N. 3/4 p. 2

14) Aугусто Фонсека- Jyлиjaна Синадиновска (ред.) [Augusto Fonseca – Julijana Sinadínovska (a cura di)], СИДА: Правилна информациjа – сигурна заштита [SIDA: pràvilna informatsija – sígurna zàštita AIDS: corretta informazione – sicura prevenzione], (trad. con Julijana Sinadínovska), Pròsveta, Kumànovo 1987

riconoscimenti e premi

2009 Cerimonia per il conferimento del dottorato honoris causa presso l'università di Skopje (Macedonia). ( filmato)

2007 Secondo classificato con la raccolta Fanciulli volanti senz’ali, Firenze 1990, alla VI edizione del PREMIO RENATO MILLERI (remil) POETA DELL'ANNO dell’Associazione Internazionale Artisti “Poesia per la vita”. A parere della giuria «i versi formano una stupenda sinfonia di colori storici, dando inizio ad un vezzo tipicamente dannunziano»

2002 1° premio alla XIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “Madonna di Montalto”, Messina, per la poesia religiosa

1997 Primo classificato quale “Poeta dell’anno” con la raccolta Fanciulli volanti senz’ali, Firenze 1990, assegnato dalla Zane editrice di Melendugno (Lecce)

1990 Targa d’argento per l’opera di poeta, assegnata dall’Associazione “L’uomo e il mare” di Gallipoli (Lecce)

1990 Consegna di una targa d’oro di benemerenza dell’Università di Skopje “in segno di riconoscimento del contributo pedagogico-didattico profuso per l’incremento e la promozione dello studio della lingua italiana presso l’Istituto di Filologia Romanza della Facoltà di Filologia di Skopje”. (filmato)

1989 Trofeo città di Monaco, 1° premio Poesia singola, al concorso Grand Prix Mediterranée Étoiles d’Europe dell’Accademia d’Europa, Napoli

1984 2° premio per la raccolta poetica “Odore di terra”, Skopje 1974, al concorso Grand Prix Mediterranée dell’Accademia d’Europa, Napoli

1981 Lettera d’encomio del Presidente della Repubblica Sandro Pertini per la “meritoria attività di insegnamento e di studio in favore della diffusione della lingua italiana nell’Università di Skopje”

impegno nel sociale

2003 Intervento a conclusione della "Fiaccolata per la Pace" svoltasi a Taviano (Lecce)

2002 Lettera al presidente Belkic, presidente della Repubblica di Bosnia Herzegovina

1997 Cartolina poetico-visiva intitolata “Elogio del Potere”, realizzata da Augusto Fonseca e diffusa per la raccolta di fondi miranti alla costituzione di una Triplice Borsa di Studio destinata a studenti bosniaco-erzegovesi: un mussulmano, un serbo ed un croato

1991 1° dicembre: Quarta Giornata Mondiale sull’AIDS, Università di Skopje (Macedonia). Recitazione di brani tratti dalla stampa italiana (filmato)

1988 1° dicembre: Prima Giornata Mondiale sull’AIDS, recitazione di brani tratti dalla stampa italiana

1985 Per un’educazione alla Pace: Un fiore + una farfalla = Pace, favola sceneggiata di Vincenzo Riccio

1980 Terremoto in Irpinia. Lettera al Presidente Pertini a testimonianza della solidarietà degli studenti di italiano della Macedonia

1998-2002 Mostre realizzate dal Centro Studi e Ricerche Territoriali "Valle di Ottaviano". Pieghievoli illustrativi

attività extraprofessionale

Nell’attività didattica della lingua italiana all’Università di Skopje impiego notevole hanno avuto la traduzione e la canzone, popolare e d’autore. Questi due sussidi didattici si sono immediatamente rivelati di grande e crescente efficacia nell’apprendimento della lingua e cultura italiana, consentendone fra l’altro la promozione anche al di fuori dell’ambito universitario. Nel corso di ciascun anno accademico, un gran numero di studenti è stato sempre coinvolto in numerose e libere iniziative, solitamente bene accolte e spesso anche attese con palese interesse. Di ciò sono prova le “pubblicazioni” bilingui che, pur nella loro modestia (realizzate in ciclostile ed al massimo 100 copie), le accompagnavano e “parlavano italiano” anche al pubblico non universitario.

Il coro vocale è stata la prima possibilità offerta agli studenti per praticare la lingua italiana, frequentando liberamente due incontri settimanali. Al suo interno si è sviluppato e perfezionato nel tempo un gruppo di studenti maggiormente motivati con i quali si è dato vita al “Gruppo del (giorno della settimana, variabile di anno in anno)”, la cui attività si articolava in traduzioni letterarie e tecnico-scientifiche, interpretariato e didattica dell’italiano. Da questa “scuola” (o sarebbe meglio definirla “officina”?) sono uscite non poche persone ben preparate che, grazie alla conoscenza dell’italiano, hanno trovato non solo adeguata sistemazione lavorativa in vari settori, ma hanno potuto anche affermarsi come studiosi e docenti universitari nel campo dell’italianistica. Particolare degno di nota, tuttavia, mi sembra il fatto che c’è stata anche una ex allieva, che della lingua italiana ha fatto una ragione di professione e di vita, creando nella Repubblica di Macedonia, in condizioni non proprio agevoli, la prima scuola privata d’italiano, che da ormai quindici anni opera con successo crescente e contribuisce notevolmente a rendere in quel Paese popolare l’Italia e la sua civiltà.

curiosità

2001 Traduzione in dialetto salentino della poesia in latino medioevale VINUM BONUM ET SUAVE, tratta dai “Carmina burana”

1988 Il Centro Studi Leopardiani di Recanati nella pubblicazione " L’ Infinito nel mondo" include la traduzione in lingua macedone Бесконечноста effettuata da Augusto Fonseca e Julijana Sinadínovska. La pubblicazione viene riproposta nel 1996, a cura di Franco Foschi (ricerche F.Foschi e E.Carini. Grafica Roberto Tanoni, Stampa Tipografia BIEFFE Recanati) in occasione della visita a Recanati del Presidente della Repubblica Italiana O.L.Scalfaro

1976 Il compositore e direttore d’orchestra macedone Toma Prošev (1931-1996) mette in musica il mio testo poetico “Notte d’agosto” (dalla raccolta di versi “Odore di terra”, Skopje 1974) con il titolo: “Mussandra 11” per soprano e chitarra

1964 Sul settimanale EPOCA (2 agosto 1964, A.XV, N.723, p.55), compare la poesia La roccia di M.J. Ljèrmontov, tradotta dal russo. È questa la mia prima traduzione pubblicata.