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Aurelia RASZKIEWICZ

(Pińsk, Polonia; oggi in Bielorussia, 1928)

Quando l’Armata Rossa varca la frontiera polacca, il 17 settembre 1939, arrestano suo padre e di lui non avrà mai piú traccia alcuna. Aveva da poco compiuto undici anni, quando, in assenza della madre, in casa viene arrestata e deportata in Siberia. Fa ritorno in patria nel 1946.  
Molto attiva nell’Associazione di Ex Deportati in Siberia in cui, dal 1989, ha ricoperto il ruolo di vice presidente del Consiglio Regionale di Olsztyn. I suoi ricordi trattano di vicende vissute nella regione dell’Altàj, in Asia Centrale e in Ucraina. Nel 1989 sono stati premiati al concorso “Testimoniare la verità”, organizzato dal Centro di Ricerche Scientifiche “Wojciech Kętrzyński” e dalla sezione di Olsztyn della Società di Storia Patria. Nel 1993 vedono per la prima volta la luce in un libro. La traduzione italiana ha seguito la seconda edizione (2007), che, a differenza della prima, contiene numerose foto dell’archivio di famiglia dell’Autrice.